tirsdag 5. august 2008

A volte ritornano

Ed eccomi di nuovo qui, dopo un mese di assenza.

Non mi dilungherò molto su quello che ho fatto al posto di aggiornare il blog;

Sono uscita quasi tutte le sere, fatto tardissimo, bevuto, vomitato, riso, pasta etc..

Di chicche da raccontare ne ho vissute parecchie, ma la voglia e l'ispirazione a volte semplicemente sono introvabili.

Magari hanno deciso di andare in vacanza prima di me.

Ad ogni modo, oggi sono qui;



L'altro ieri sera sono tornata dopo una settimana in Germania.

L'evento che ci ha portato in terra teutonica era il W:O:A, ovvero Wacken open air, un festival (rock/metal) di tre giorni che si svolge per l'appunto a Wacken, nel nord della Germania.
Son stata un paio di giorni ad Amburgo con quattro amici e poi abbiam raggiunto il resto della combriccola (altri tre disagiati venuti in macchina dall'italia) direttamente sul luogo designato per la minivacanza all'insegna della distruzione psico/fisica.
Siamo arrivati al campeggio un paio di giorni prima che cominciasse il festival vero e proprio.
Ci siam distrutti talmente tanto di birra, e abbiam dormito talmente poco che il primo giorno dei concerti il pensiero che ha sfiorato la mente di quasi tutti appena usciti dalla tenda è stato lo stesso: "cazzo mancano ancora tre giorni"?!
Non che non ci si sia divertiti alla grande, ma il W:O:A è tanto fantastico quanto devastante.

(pausa, mia zia mi ordina di andare a bere il coffee...)

Gli aneddoti da raccontare raccolti in una settimana a Wacken potrebbero riempire un tomo da far invidia a un dizionario della Garzanti.
Peccato io non abbia voglia di sobbarcarmi della responsabilità di tale sbattimento.
Inoltre son convinta che le scene più divertenti perdano totalmente la loro ilarità quando riportate in forma scritta.
Risultato, il fatto di raccontare che i miei amici siano andati in giro con parrucca e tette finte per tutto il campeggio riesce a far sorridere, ma di certo non a regalare le grasse risate che ha donato a chi ha avuto la fortuna di assistere in prima persona a cotanta demenza.

Le sfighe sì, quelle stranamente son sempre ben accette ed esilaranti anche per iscritto; Quindi ecco a voi un micro elenco di alcune perle di jella che mi son accadute in vacanza (non può MAI andare liscio al 100%, soprattutto alla sottoscritta).

1) La nausea mi ha devastato il secondo giorno ad Amburgo

2) La diarrea invece mi si è attaccata addosso tipo parassita dall'inizio alla fine della settimana

3) Le mestruazioni in ritardo di quasi tre settimane hanno deciso di arrivare in piena vacanza (chi non sogna di avere a che fare col cambio degli assorbenti interni nei nauseabondi cessi chimici?)

4) Tedeschi (e macrocefali provenienti da altre parti d'Europa) mi hanno infastidita qualche volta chiedendomi nei modi più stravaganti di mostrargli le pere (stravaganti sì, ma rozzi abbastanza da farmi passare anche l'idea di fargli vedere le zinne mossa dalla compassione)

Credo di aver elencato le sfighe maggiori, che comunque non hanno impedito alla mia vacanza di diventare una delle più belle esperienze che io abbia mai fatto.
Esperienza che sicuramente ripeterò l'anno prossimo con le stesse splendide persone.

Per oggi il mio aggiornamento finisce qui.

Ho altro da fare, tipo fumare una sigaretta dopo il caffè che ho preso cinque minuti fa.

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